live report 17.11.07

WHEELING
Un gruppo che si appoggia ad un sound tipicamente anni Ottanta con un unico comun denominatore: i Mercyful Fate di King Diamond. Tutto questo, unito al fatto che vi sono alcuni richiami anche ai Judas Priest (tipo le urla in falsetto del frontman), si rivelerà il paese dei balocchi per i nostalgici, ma uno show noioso per chi non apprezza queste sonorità "datate".

MORE THAN HUMAN
Mi sbilancio? Sì, sto giro mi sbilancio! Che si siano già trovati fin da ora gli eredi degli Outsider, cioè coloro che andranno al Gods il prossimo anno? Forse sì, visto che siamo di fronte ad una band che, pur prendendo a man bassa da sonorità che sono il trend del momento (In Flames, i breakdown del metalcore, i ritornelli mielosi da carie istantanea, i riff svedesi alla Soilwork di metà carriera), dimostra di essere molto compatta e con una presenza sul palco incredibile. Peccato per il dj che, pur essendo capace, risulta superfluo in una proposta del genere.

EVE'S BITE
Purtroppo, dopo una band strepitosa come i More than Human, gli Eve's Bite fanno calare il ritmo alla serata. E non per il genere (un indie rock con alcune sfumature pop), ma proprio per il fatto che la band propone delle canzoni più o meno banali, con un basso particolarmente presente. Interessanti le tastiere, peccato che risultino un "di più" nell'amalgama del suono.

DIVA
Pur nella loro essenzialità, questa band dimostra di saperci fare e di saper suonare: in una parola, molto bravi. Un sound che appoggia su degli arrangiamenti particolarmente curati, con degli stacchi di batteria interessanti e, soprattutto, delle linee melodiche e vocali notevoli. Ampiamente promossi.

MADAME DE SADE
Questi meritano un premio ad honorem e, soprattutto, un posto in finale d'ufficio: infatti, siamo di fronte ad una band che è al di fuori del canone medio partecipante a questo concorso. Una band composta da archi, chitarra acustica, tastiera/pianoforte e voce. Solo per questo meriterebbero la stima di tutti: aggiungeteci il fatto che la musica è un mix di musica classica e folk, il tutto proposto con notevole classe, e otterrete una delle potenziali band finaliste. Insoliti, ma molto affascinanti.

ARITMIA
Gli Aritmia sono definibili come un gruppo rock italiano (prendete i Timoria, ad esempio) prodotto da un guru del metallo mondiale, come potrebbe essere ad esempio un Rick Rubin o un Terry Date: in due parole, "Viaggio Senza Vento" con le chitarre dei Pantera, oppure i Queensryche più rock (quelli da "Hear in the now frontier" a "Tribe"). Una band molto compatta, con una sezione ritmica molto presente e un cantante che punta moltissimo sui registri alti.

AMANTYDE
Chiude la serata un combo metal alternativo, che mescola una voce femminile particolarmente aggressiva e poco "lirica", ma che resta nel melodico, non sfociando nei Walls of Jericho o negli Arch Enemy di Angela Gossow. Da apprezzare, su tutto, l'ottima tenuta del palco e la teatralità della cantante, che "entra nella parte". La conclusiva "Spitfire" ha le carte in regola per diventare un classico negli anni a venire. Unica nota, come fatto già in passato per un'altra band: peccato per la pur valida cover di "Zombie" dei Cranberries. Si sarebbe apprezzata maggiormente una canzone propria. Ciò non toglie che gli Amantyde diranno la loro, sia in questo concorso che al di fuori.

...teatralità? caspita grazie! eh, noi volevamo fare la furbata, con Zombie, di portare la cover particolare come tocco di classe e invece.. ahaha, rimedieremo la prossima volta! grazie mille comunque, c'è di che essere soddifatti per una simile recensione!
a presto, ciao!

Nicky (amantyde) ha scritto:...teatralità? caspita grazie! eh, noi volevamo fare la furbata, con Zombie, di portare la cover particolare come tocco di classe e invece.. ahaha, rimedieremo la prossima volta! grazie mille comunque, c'è di che essere soddifatti per una simile recensione!
a presto, ciao!

ti dico solo che ho detto della cover di zombie per "par condicio": altrimenti arriverebbe qui il gruppo che precedentemente criticai già per questo fatto (i seven eyes) a dire che su "suonicalive c'è la stampa rossa" e altre quisquillie

Che dire...Grazie,sono consigli e critiche preziosi...Grazie ancora...alla prossima!
Stay metal

Parlo in qualità di bassista,degli Eve's Bite,per il momento..
-Cosa sta a significare "basso particolarmente presente" ?!

E ora parlo in qualità di membro del gruppo,sempre degli Eve's Bite ovviamente..
-Prima di tutto il "purtroppo", per quanto debba essere soggettiva la sua descrizione signor Lucchetta, se lo poteva tenere per se, visto che io non vado in giro a scrivere "Purtroppo siamo stati recensiti da un certo signor Lucchetta e non da un giornalista figo, perdendo l’occasione di vedere scritto su di noi un articolo serio" (frase che assomiglia molto alla sua,solo che girata,e non me ne voglia a male, perchè l'ho scritta solo per farle capire cosa ha scritto di noi se non se ne fosse accorto)
E poi sinceramente non mi sembra che lei abbia il diritto di dire che purtroppo una band è salita sul palco. Non è corretto nei confronti di nessuno, gusti a parte.
- in secondo luogo quel "hanno fatto calare in ritmo della serata" non mi pare di averlo sentito uscire dalla bocca di nessuna di quelle 100 persone,e non solo, che hanno riempito il new age battendo le mani a tempo con i nostri pezzi.
- in terzo luogo mi sembrava di aver capito che in questo concorso sarebbe stata valutata anche la presenza scenica come parametro di valutazione e sinceramente non mi sembra proprio di essere, ne in prima persona e ne come gruppo, carente in questo settore.

Come ultima cosa, la banalità sembra appartenere maggiormente a questa recensione più che ai nostri pezzi, perché mi creda, da ciò che scrive, sembra che lei si stia confondendo con un’altra band o che più semplicemente non ci abbia ascoltato con la dovuta attenzione.